E le dicevano che era una pazza.
Glielo avevano detto in passato,
e glielo ricordavano
ogni volta che le veniva un’idea
che si scostava da una normalità
che non le apparteneva.
La differenza, dentro,
la faceva il tempo.
Si raccontava
che ormai aveva raggiunto un’età
in cui le parole e il parere della gente
contavano ben poco,
mentre il silenzio degli alberi
divenne molto più significativo per lei.
Iniziò a riempire i suoi spazi piantando alberi.
Crescendo, gli alberi colmarono
i vuoti che nessuna parola
e nessuna normalità era mai riuscita a colmare.
Fu così che ricominciò a guardare avanti
senza mai più voltarsi indietro.
@manta-teal